LA PSICOANALISI E L'INCONSCIO
La
psicoanalisi nasce nel 1899
quando Freud scrive "L'interpretazione
dei sogni".
In quest'opera Freud illustra tre diversi modi di utilizzare la psicoanalisi;
innanzi tutto come metodo di indagine dell'inconscio; quindi come
cura di alcune forme di malattia psichica e come psicoterapia.
Secondo
Sigmund
Freud
la psiche
di un soggetto non è dominata da processi consapevoli ma,
soprattutto, da un’attività
inconscia.
La mente dell’uomo è paragonabile ad un iceberg,
in cui l’inconscio
costituisce
la struttura prevalente, mentre solo la punta visibile è
rappresentata dal conscio.
Per
portare alla consapevolezza il rimosso o l'inconscio,
Freud
inizialmente
utilizzava l’ipnosi.
Tuttavia si rese conto che era più conveniente utilizzare il metodo
delle “associazioni
libere”.
Tale tecnica consiste nel far rilassare il paziente il più possibile
e farla abbandonare
ai propri pensieri.
In questo modo, è il paziente stesso ad “aiutare” il medico,
poiché i pensieri sono attratti e si dirigono man mano verso il
rimosso.

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