venerdì 28 febbraio 2020

PEDAGOGIA

FRANCKE E IL PIETISMO

Il pietismo fu un movimento religioso diversificato che attraversò il luteranesimo e il calvinismo e che  contribuì allo sviluppo della vita letteraria tedesca.
Il pietismo si qualificò come reazione forte all'ortodossia protestante, che criticava perché essa riduceva il cristianesimo a un insieme di questioni dottrinali e promuoveva una Chiesa formalizzata in pratiche prive di autentica partecipazione e di efficacia vitale.
Il pietismo reagì opponendo alla Chiesa ufficiale la propria organizzazione in conventicole, ovvero in piccole Chiese dentro la Chiesa
Conversione e rinascita sono i temi preferiti dal pietismo, che in questo modo si presenta come una continuazione fedele della Riforma.
La rinascita rappresenta soltanto l'inizio di un processo di crescita che è dovuto all'azione dello Spirito Santo, ma che include la collaborazione dell'uomo.
In genere il pietismo, proprio per la sua accentuazione della vita cristiana pratica, ha contribuito a indebolire la consapevolezza delle appartenenze confessionali favorendo un  soggettivismo sulla base di particolari esperienze e illuminazioni religiose interne.
August Hermann Francke diede al movimento un duplice orientamento, caritativo e pedagogico, favorendo la nascita di istituti formativi e di scuole a carattere professionale. Egli traccia il nuovo percorso di una pedagogia riunisce l'insegnamento e l'attività manuale. 


PEDAGOGIA

L'ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA - COMENIO

Con la nascita della pedagogia moderna si sperimentano (attraverso il metodo scientifico) nuovi criteri e regole d’insegnamento, che devono sostenere e guidare l’educazione dei fanciulli.Comenio si appassionò ad alcuni dei più noti pensatori rinascimentali che lo avvicinarono al naturalismo, come Francesco Bacone, grazie al quale comprese che, come ogni altra creatura naturale, l’uomo deve essere seguito sin dai primi passi. 
Egli stipulò così i suoi concetti fondamentali per la pedagogia:

-l’ obbligatorietà dell’istruzione popolare;-il primato della lingua materna nell’educazione;
-la teorizzazione di un nuovo metodo costruito sull’ordine della natura;-la gradualità del processo di apprendimento.

Per Comenio l’educazione deve essere per tutti. Il compito di insegnare deve essere affidato a persone scelte apposta, che abbiano un’intelligenza pratica e una grande moralità. Inoltre tutti allo stesso modo devono frequentare la scuola.



PEDAGOGIA

COMENIO


Nella Pampedia, cioè educazione universale, che è una parte della Consultazione, Comenio afferma che “tutta la vita è scuola” quindi bisogna chiamare tutti a consulto per riformare tutte le istituzioni, infatti ritiene che la scuola, lo Stato e la Chiesa devono camminare insieme.
Con queste idee Comenio esprime la spiritualità della sua comunità religiosa  attraverso l’educazione di una Palingenesi morale (rinnovamento profondo), intesa come un dovere religioso di tutti per la trasformazione della società.
Questa rinascita dell’umanità, e di una società fondata sulla pace, sulla bontà, sul timor di Dio e sulla fratellanza si poteva raggiungere attraverso la diffusione universale del sapere, inoltre si ha la certezza che nella nuova epoca la razionalità dell’uomo riuscirà a comprendere la realizzazione di Dio.

Alla base delle sue teorie, Comenio ha posto due fondamentali importanti:
-l’ideale di un sapere universale (pansophia), indispensabile per tutti gli esseri umani: si deve insegnare tutto a tutti. -La pratica di un’educazione naturale, per la quale il fanciullo deve essere educato mediante il diretto contatto con le cose: l’arte educativa deve imitare la natura. 

mercoledì 26 febbraio 2020

SOCIOLOGIA

LA DISUGUAGLIANZA 

LE DIFFERENZE DIVENTANO STRATIFICAZIONI SOCIALI QUANDO TRA I SOGGETTI SI CREA UNA GERARCHIA SULLA BASE DI UNA DIMENSIONE DELLA DISEGUAGLIANZA: reddito, genere, potere, prestigio, ecc.
Fattore importante nel mantenimento di diseguaglianze è il potere il quale dà la possibilità di commettere atti anche contro la volontà di altri. 
Il possesso di potere dipende da inique distribuzione di risorse: conoscenza, ricchezza, prestigio, morale.
Se il potere viene confermato da un riconoscimento istituzionale diventa autorità e quando il potere viene confermato e accettato da coloro che vi sono sottoposti si può dire legittimo.
Gli individui si adattano a posizioni predefinite in una data struttura gerarchica.
La forma più rigida si individua nelle caste: lo stile di vita viene dettato dalla nascita sulla base della condizioni sociali della famiglia. L'aspetto determinante nel sistema di caste ,inoltre, è il PRESTIGIO.

Le tre principali gerarchie di stratificazione:
-CLASSE: posizione nel sistema di produzione economica
-RAZZA: distinzione secondo il “colore” della pelle. La razza è diversa dall'etnia.
All'interno della stessa razza possono esistere differenti etnie.
-STRUTTURA DI GENERE: distinzione sulla base del sesso.

Max Weber individua tre gerarchie di stratificazione: classe/ceto/potere politico spesso in relazione fra loro ma talvolta anche disgiunte. Potere (partito) e ceto (prestigio/status) sono sorgenti di stratificazione importanti nella società moderna.


SOCIOLOGIA

POTERE INFORMALE E INFERIORITÀ

Max Weber individua un altro tipo di potere ,quello informale, che consiste nella capacità di ottenere qualcosa contro la volontà di altri senza comandi espliciti. È di tipo personale e prevede ogni forma di interazione tra gli uomini. Inoltre è legato al conflitto di volontà che può essere negativo ma anche positivo se viene vissuto nel dialogo, ossia nella disponibilità al compromesso in modo che entrambe le posizioni vengono valorizzate.
Se in una società non c'è un conflitto vuol dire che qualcuno sta esercitando il suo potere autoritario.
Da un lato ci sono le relazioni di potere informali che pervadono tutte le interazioni sociali dall'altro lato ci sono le relazioni di potere istituzionalizzate ossia: un sistema di posizioni con autorità.
L’autorità riguarda relazioni nelle quali sono previsti diritti di dare ordini e doveri di ubbidire, considerati legittimi da entrambi gli attori. Relazioni di autorità sono formalmente previste in tutti i gruppi secondari e si ritrovano egualmente in gruppi primari come la famiglia: i genitori, ad esempio, esercitano autorità sui figli.

L’autorità si riferisce al potere accettato, cioè al potere che le persone accettano di seguire. Le persone ascoltano le figure di autorità perché sentono che questi individui sono degni di rispetto. In generale, le persone percepiscono gli obiettivi e le esigenze di una figura autoritaria come ragionevoli e benefici, o veri.


SOCIOLOGIA

Il potere della gerarchia delle posizioni sociali

La vita sociale è contraddistinta da posizioni sociali che restano costanti nel tempo.
Chi occupa una certa posizione sociale riveste infatti un corrispondente ruolo che non dipende dalla personalità individuale ma dalla posizione occupata.
Questo processo di irrigidimento della vita sociale (processo di istituzionalizzazione) dà vita alle istituzioni e alle organizzazioni della società. 
La società è una struttura organizzata in cui le interazioni personali devono sempre rispettare determinate regole di comportamento.
Ogni organizzazione è caratterizzata da diverse posizioni al proprio interno che sono spesso ordinate in maniera gerarchica l'una rispetto all'altra. La gerarchia delle posizioni nelle organizzazioni non è basata sul valore o sul prestigio, ma sul potere.  
Ogni organizzazione sociale presenta al proprio interno una distinzione più o meno rigida dei ruoli e posizioni e tale distinzione comporta in modo necessario a una distribuzione differenziata del potere. 
Il potere e dunque non è limitato alla sfera della politica e dello Stato. Ogni livello sociale esistono rapporti di potere e ogni singolo individuo ne è coinvolto. Marx Webber definisce il potere di un certo soggetto nella società come la possibilità che i suoi comandi trovino obbedienza da parte di altre persone. 


PSICOLOGIA

MELANIE KLEIN

Melanie Klein ha dato particolarmente rilievo al mondo interno del bambino, agli oggetti interni buoni (le esperienze gratificanti) e cattivi (le esperienze frustranti), alle fantasie inconsce, ai processi di proiezione e alle angosce, alle difese, al tipo di relazione oggettuale cioè al tipo di rapporto del bambino con l'oggetto emotivo che dapprima è costituito dalla madre e poi dalle altre persone.
Nello sviluppo del bambino la Klein scopre dei processi obbligati e normali nei quali ritrova  assomiglianze con la schizofrenia, la paranoia, la depressione dell'adulto.
Doveva esserci per la Klein una relazione intima tra le reazioni di tipo psicotico e depressivo dello sviluppo normale del bambino e la malattia psichica vera e propria dell'adulto. 
Nel descrivere lo sviluppo del bambino nel primo anno di vita la Klein distingue la posizione schizoparanoide e la posizione depressiva; non parla di stadi o fasi proprio per indicare il carattere di mobilità e non un semplice stadio di passaggio (l'individuo può oscillare continuamente tra le due posizioni).

Il bambino, fin dall'inizio della vita, è dominato da due istinti:

  • una pulsione aggressiva, distruttiva (istinto di morte)
  • una pulsione d'amore o libido.
Il bambino proietta questi istinti sulla madre, a seconda se lo gratifica o lo frustra. 


PSICOLOGIA

ERICH FROMM

Fromm viene considerato come uno dei maggiori rappresentanti della psicologia post-freudiana.
Il rapporto tra l’uomo e la società differisce da quello di Freud, che insegnava che l’uomo è fondamentalmente antisociale e deve essere addomesticato dalla società. L’ uomo secondo Fromm era originalmente protetto dalla solitudine e dal dubbio poiché egli viveva in uno stato di unità cosmica con i suoi compagni e con l’universo. Fromm discuteva il bisogno dell’uomo di una struttura di orientamento con cui egli poteva superare la sua alienazione e stabilire relazioni con gli altri.Questo bisogno può essere soddisfatto da una ideologia, da una religione, o persino da una nevrosi mentale.Fromm confrontò questo di psicoanalisi che egli chiamava cura dell’anima con le religioni che accentuano il potere e la forza dell’individuo.Il metodo normale per superare l’isolamento è stabilire spontaneamente relazioni col mondo attraverso l’amore e lavorare senza sacrificare l’indipendenza e l’integrità del processo. Nel suo lavoro di analista Fromm scoprì una grande varietà di altri meccanismi d’evasione – masochismo, sadismo, distruttività, conformismo, alternativi all’amore.Essi producono una riduzione dell’alienazione dell’ansia ma solo al caro prezzo della rinuncia della propria individualità.



PSICOLOGIA


CARL GUSTAV JUNG


 Jung contrappone il metodo “sintetico o costruttivo” al metodo analitico di Freud che è per lui riduttivo. Freud non coglie la dimensione vitale e culturale dell’uomo.
Jung concorda con Freud nella definizione della personalità a partire dalla storia personale, ma ritiene sbagliato ricondurre tutto alla sessualità, che non può costituire la struttura della vita psichica.  Ii libido è un'energia psichica generale, una forza spirituale, oltre che biologica, creatrice di progresso culturale. Per questo si devono seguire le sue “trasformazioni” nel corso della vita di una persona.  
Le nevrosi secondo Jung non derivano da cause infantili, ma dall’incapacità del soggetto di adattarsi ai cambiamenti. Prevale sempre la regressione verso forme arcaiche di condotta e di pensiero che genera un conflitto patologico nella psiche per l’inadeguatezza delle risposte date dal soggetto.



Egli Ha anche una diversa concezione di inconscio: oltre all’inconscio personale esiste anche l’inconscio collettivo, trasmesso geneticamente e formato dalle molteplici immagini. Esso è ereditario, appartiene a tutti e non è costituito da elementi rimossi, ma da archetipi ovvero da modi di rappresentazione della realtà, comuni a tutta l’umanità. La Persona è l’archetipo che rappresenta ciò che l’individuo vuole rappresentare di sé, come vuole apparire in base alle convenzioni sociali. L’Ombra è invece la parte sgradevole e inaccettabile della psiche, in cui confluiscono aspetti, attitudini e possibilità che l’individuo non vuole riconoscere come suoi perché contrari ai valori razionali. Non è solo elemento negativo perché, individuato, permette di maturare. Animus e Anima sono l’immagine maschile e femminile presente nell’uomo. Questi archetipi sono il lato opposto della Persona, perché sono nascosti e interiori. Le due funzioni (persona e anime) possono essere in armonia oppure possono contrastare se l’individuo si riconosce in una sola delle istanze, rimuovendo l’altra. Il Sé costituisce la dimensione in cui si conciliano aspetti consci e inconsci della personalità

PSICOLOGIA

 ALFRED ADLER 

Alfred si laureò alla facoltà di medicina e si interessò a questioni sociali, aderendo alle idee socialiste. Entrò in contatto con Freud. Adler era sciatto, democratico, tendeva a lasciarsi coinvolgere emotivamente dai propri pazienti.Egli aveva criticato il peso che Freud aveva dedicato alla sessualità sostenendo che altri sono i fattori determinati per la costruzione della personalità. Nella sua concezione di come si struttura la “psicologia individuale” due sono i fattori: “L’inferiorità organica” (qualsiasi deficienza dell’organismo condiziona la crescita psicologica individuale) e il “carattere” (l’organizzazione psicologica che si rivela nell’interazione tra individuo e ambiente). L’esistenza umana è orientata allo scopo dell’adattamento ad un ambiente sociale. L’uomo è un essere sociale e questo lo porta a strutturare la sua vita psichica. La prima relazione sociale è con la madre e in seguito con altri della famiglia e costituiscono dei prototipi delle future relazioni sociali.

Alla nascita il bambino prova inferiorità: ha bisogno degli altri per la sopravvivenza e dipende dagli adulti per le necessità. Il bambino avverte che nella relazione interpersonale con gli adulti egli è in una posizione d’inferiorità soprattutto psicologica. Si avrà una lotta per il superamento del senso d’inferiorità utilizzando la compensazione, che caratterizza ogni persona ed è chiamata “stile di vita”che si sviluppa verso i 4/5 anni. Ogni individuo è spinto
a realizzare la propria personalità da una forza, il “Sé creativo”.


PSICOLOGIA

IL COMPORTAMENTO MALVAGIO SECONDO MILIGRAM  Nel 1970 un team di ricercatori diretto dal professor Philip Zimbardo della Stanford Un...