sabato 14 marzo 2020

ANTROPOLOGIA

L'ORALITA'

Molte società cui l’antropologia ha rivolto la propria attenzione, pur non ignorando affatto forme grafiche di comunicazione, sono caratterizzate dalla trasmissione in forma orale della loro cultura. In tali società la trasmissione del sapere e lo stesso uso sociale quotidiano della parola assumono forme precise, lontane da quelle proprie di culture in cui hanno maggior rilievo forme di comunicazione scritta. In tutte le società dominate dall’orolaità esistono specialisti della parola (per es., gli sciamani di molte società indigene d’America, o, nelle società polinesiane e in alcune dell’Africa occidentale, coloro a cui è demandato il compito di comunicare), individui che conoscono le formule retoriche appropriate attraverso le quali narrare eventi o descrivere situazioni significative per il gruppo.
Il sapere orale è un sapere manipolabile, fluido, legato, oltre che alle capacità individuali, alla concreta interazione sociale. Nelle culture orali si pone particolare attenzione ai contesti sociali nei quali si svolge l’interazione linguistica e a una loro definizione. Esistono pertanto anche contesti più formali (riunioni politiche, sedute giuridiche, eventi rituali ecc.).
Di particolare importanza, infine, l’attenzione con la quale alcuni popoli hanno elaborato riflessioni specifiche sulla parola e sull’oralità, inserendo questa dimensione dell’interazione sociale in un complesso sistema di credenze rituali e religiose.


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