I
Gesuiti
I
Gesuiti nascono con una forte impronta gerarchica, si definiscono
milites Christi forse a causa delle origini del loro fondatore
Ignazio di Loyola. In numerose parti del mondo i Gesuiti operano in
direzione missionaria e evangelizzatrice. Nel Settecento l'ordine
venne sciolto perché i sovrani europei vedevano nei loro collegi un
ostacolo al proprio assolutismo
(fu
rifondato poi nel 1814, in pieno clima di restaurazione
cattolica).
Ignazio
di Loyola
Nobile soldato spagnolo, Ignazio di Loyola credeva che la difesa della Chiesa contro le eresie dovesse essere affidata alle classi dominanti e occorreva quindi un’adeguata formazione dei giovani religiosi in appositi collegi. Il primo di questi venne fondato nel 1540, quando il papa approvò la regola della Compagnia di Gesù. Otto anni dopo, a Messina, nasce il primo collegio aperto anche ai laici. Ebbe così inizio la grande tradizione della scuola gesuitica.
La
Ratio studiorum
Con
il titolo di
Ratio
Atque Institutio Studiorum i Gesuiti
elaborarono
e pubblicarono i modi, le forme, le strutture, i regolamenti del loro
progetto educativo. Gli elementi portanti della Ratio Studiorum non
erano nuovi: si ispiravano piuttosto all'ordinamento dei collegi
parigini con la prevalenza degli studi letterari, del commento dei
classici, e del lavoro a piccoli gruppi con verifiche e valutazioni
frequenti. Ma molto attenta è anche sul piano dell’organizzazione
pratica: la divisione in classi, l’orario, i voti le attività
didattiche e di studio sono rigorosamente programmate e controllate.

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