IMMANUEL KANT
I primi interessi kantiani sono di interesse fisico-naturalistico. Dai
primi anni sessanta diventa sempre più evidente la sua attenzione verso
la metafisica e la filosofia morale, coronata nel 1770 con il conseguimento dell’ordinariato di logica e metafisica.Negli anni settanta inizierà a tenere anche corsi di pedagogia, obbligatori per i docenti del sistema accademico prussiano.
L’ultimo decennio di insegnamento è segnato dalla censura per l’opera “la religione entro i limiti della semplice ragione” e dalla diffusione dell’Idealismo derivato dalle sue dottrine che Kant combatte inutilmente come fraintendimento del proprio pensiero.
In seguito lascia l’insegnamento e continua a scrivere e pubblicare, ma la sua mente si offusca. Tra il 1800 e l’anno della sua morte, il 1804, perde la vista, la lucidità e la memoria. Viene assistito dai suoi allievi e viene pubblicato la “pedagogia” nel 1803.
LA PEDAGOGIA DI KANT
La “pedagogia” si organizza in suddivisioni come guida alla lettura del pensiero kantiano: l’Introduzione, dedicata ai problemi di pedagogia generale; l’Educazione fisica o naturale, che comprende la dimensione strettamente fisica ma anche quella intellettuale; Educazione pratica o morale, riferita alla abilità, alla sagacia e alla moralità in senso stretto.
Nell’introduzione Kant indica nell’educazione un esigenza primaria dell’uomo: egli diviene ciò che l’educazione lo fa. È un cammino che prosegue di generazione in generazione fino al compimento ideale della realizzazione piena dell’umanità. L’educazione provvede a questo con lo sviluppo delle potenzialità umane e l’aggiunta di nuove conoscenze.
Kant individua nella natura dell’uomo un’animalità istintuale che deve essere disciplinata dall’esterno per poi sottomettersi alla ragione.
La disciplina ha il compito negativo di sottomettere gli istinti, mentre l’istruzione ha il compito positivo di insegnare a pensare e raggiungere i propri scopi. La formazione pratica provvede allo sviluppo dell’accortezza e della moralità.
Nessun commento:
Posta un commento